Ti ricorderò per sempre
Lutto e immortalità artificiale
Pubblicazione:
17 febbraio 2020
Edizione:
1
Pagine:
200
Peso:
254 (gr)
Collana:
P2 Persona e psiche
Formato: 140x210x11 (mm)
Confezione: Brossura
EAN: 9788810809716
9788810809716
Ultima ristampa:
19 novembre 2020
€ 16,15
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Descrizione
Il progresso tecnologico, la cultura digitale, la difficoltà di distinguere ciò che è reale da ciò che è virtuale sta cambiando anche la relazione tra l’individuo e la propria morte. Si modificano le pratiche legate al cordoglio, nuovi rituali si accostano a quelli tradizionali e, attraverso social network, startup e siti web, anche il decesso è entrato in rete, sui tablet, sugli smartphone, sulle urne cinerarie, sui computer.
In qualunque momento, amici e familiari possono inserire sui social messaggi vocali, filmati, foto, aforismi, documenti, scritti. Anche i profili Facebook continuano ad essere visitati da parenti e conoscenti del defunto in quello che si sta trasformando nel più grande cimitero virtuale del mondo. Le grandi società informatiche si stanno sempre più interessando della morte, favorendo la costruzione di surrogati digitali, come chatbot, alter ego digitali, avatar, per continuare a dialogare con la persona che non c’è più.
In qualunque momento, amici e familiari possono inserire sui social messaggi vocali, filmati, foto, aforismi, documenti, scritti. Anche i profili Facebook continuano ad essere visitati da parenti e conoscenti del defunto in quello che si sta trasformando nel più grande cimitero virtuale del mondo. Le grandi società informatiche si stanno sempre più interessando della morte, favorendo la costruzione di surrogati digitali, come chatbot, alter ego digitali, avatar, per continuare a dialogare con la persona che non c’è più.
Sommario
Prologo. Introduzione. 1. Riprendere in mano la propria vita. 2. Differenza tra gruppo reale e gruppo WhatsApp. 3. Il bisogno di spiritualità. 4. I cimiteri diffusi. 5. Il bisogno di commemorare le persone care. 6. Rendere esibito il dolore: realtà e finzione. 7. Mio figlio non è un robot. 8. La pazienza ai tempi di internet. 9. L’importanza di vedere il mondo reale. 10. La macchina che divora la vita umana. 11. Vivere significa essere pensati e ricordati. 12. Lasciare una traccia di sé. 13. Il bisogno di sconfiggere la morte. 14. Umanizzare un robot fino a farlo diventare un dio. 15. Realtà virtuale e reale: il dio degli ossimori. 16. Confondere la verità con la finzione. 17. Non si può vivere pensando continuamente a chi ci ha lasciati. 18. L’uomo, essere socievole anche dopo la sua morte. 19. Quando la morte arriva, nessuno è capace di affrontarla. 20. Gli spettri digitali non aiutano a elaborare un lutto. 21. La tecnologia aiuta a ricordare i propri cari? (A. Marcon - M. Milia). 22. L’uomo fosforescente (M. Venir). 23. Ti voglio bene mamma (L. Facchina). 24. La benedizione del limite e la pro-vocazione della morte (F. Magro). Conclusione. Postfazione (R. Irti). Ringraziamenti. Riferimenti di approfondimento. Glossario. Bibliografia essenziale.
Note sull'autore
Antonio Loperfido, psicoterapeuta, dirigente medico di Psichiatria a Pordenone, ha pubblicato con EDB: Tienimi per mano. La relazione con il paziente terminale nell’esperienza di un hospice (2014) e La metamorfosi della sofferenza. Dopo il suicidio di un familiare (nuova edizione 2014).
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